L’asparago, può inserirsi in modo economicamente valido nelle aziende ortofrutticole italiane.
Coltivazione tipica dei Paesi temperati, si sta sviluppando anche in quelli a clima sub-tropicale ed in zone montane temperato-fredde per la crescente richiesta di prodotto da consumarsi tutto l’anno.
TIPO DI COLTIVAZIONE: Ortiva, in pieno campo ma semi-forzatamente anche in serra.
CONDIZIONI CLIMATICHE IDEALI: Non presenta particolari esigenze climatiche.
TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE: 4 - 6 °C
TASSO DI UMIDITA': N.P.
CLIMA E TERRENO
L’asparago non presenta esigenze in fatto di clima potendo resistere sia alle basse che alle alte temperature. Ritorni di freddo primaverile possono provocare danni alla qualità dei turioni o ritardo nella fuoriuscita.
RACCOLTA
La raccolta inizia al primo anno per un periodo limitato di circa 15 giorni per divenire completa al terzo anno con circa 60 giorni di raccolta.
CENNI STORICI E CURIOSITÀ
Erbacea perenne della famiglia delle Gigliacee, spontanea in terreni sabbiosi del continente euroasiatico. Viene coltivato per i germogli giovani, carnosi, detti turioni, commestibili; radici e rizoma sono usati come diuretici,la pianta da cui derivano le diverse varietà commestibili coltivate negli asparageti ha fiori maschili e femminili differenti, che crescono su piante separate e distinguibili fin dal primo anno di vita; un asparageto può essere produttivo per circa 50 anni.
L'asparago stimola anche l'appetito; in cosmesi viene utilizzato per la preparazione di maschere ad azione tonificante per la pelle.
N.B:foto dal web
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